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Di Gaetano De Vito* (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 28 set - Viste le difficolta' di farla rientrare in schemi collaudati la tassazione europea delle imprese digitali dovrebbe partire con un periodo di osservazione. L'attuale posizione di applicare un'imposta sul fatturato conseguito in ogni paese, piuttosto che, come generalmente accettato, sui profitti, non andrebbe contrastata. La semplicita' di calcolare una tassazione forfettaria a livello europeo, ipotizzata tra il 2 e il 5 per cento, e la certezza di calcolarla su un dato certo come il fatturato conseguito in Europa, andrebbe infatti strenuamente difesa e supportata anche con la trasformazione della tassa in ritenuta a titolo di acconto. La definitivita' dell'imposta potrebbe infatti essere conseguita successivamente, e anche automaticamente, qualora le stesse imprese digitali non si presentassero presso le rispettive amministrazioni per dichiarare un' imponibile da cui scomputare la ritenuta subita. La questione poi, forse ancora piu' ardua, della ripartizione del fatturato in ogni paese appartenente alla Ue dovrebbe essere altrettanto risolta in via semplificata. L'assunto dovrebbe essere quello secondo cui, posta la riqualificazione della sede legale in sede europea, la distribuzione del fatturato insistente in ognuno dei paesi Ue sia effettuata sulla base della percentuale della popolazione attiva in ogni paese rispetto al totale della popolazione attiva censita nell'Ue stessa, salvo correttivi provenienti dalle successive indicazioni delle stesse imprese digitali sulla base dei loro 'big data' volti a 'pesare' il fatturato conseguito nei diversi paesi dell'Unione. Inseguire il numero di transazioni effettuate in ogni Stato sarebbe non solo fuorviante e difficilmente misurabile ma anche manipolabile e quindi sicuramente meno attendibile del riferimento grezzo alla popolazione attiva. Trovare marcatori comuni a modelli di business profondamente diversi tra i big del web e' infatti molto complesso e fuorviante. Questa ripartizione oltre a superare ogni definizione di stabile organizzazione andrebbe anche a penalizzare automaticamente i paesi a fiscalita' privilegiata generalmente poco abitati.
*Presidente Assoholding
(RADIOCOR) 28-09-17 13:41:37 (0289) 5 NNNN
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