Questa schermata contribuisce al risparmio energetico quando ti allontani o resti inattivo.
È all’esame delle commissioni parlamentari il decreto correttivo del Codice della crisi approvato in prima lettura il 10 giugno 2024. L’obiettivo è risolvere il conflitto normativo tra la regola della priorità relativa e il divieto di trattamento deteriore dei crediti tributari e contributivi nel concordato preventivo in continuità aziendale.
Il Codice della crisi, nell'articolo 88, comma 1, stabilisce che i crediti tributari e contributivi non possono essere trattati in modo peggiore rispetto ai crediti omogenei o di rango inferiore. Tuttavia, ciò contrasta con l'articolo 84, comma 6, e l'articolo 112, comma 2 lettera b), che prevedono che i creditori dissenzienti ricevano un trattamento peggiore se i crediti sono degradati.
Questa disparità normativa crea problematiche nel trattamento dei crediti privilegiati, ad esempio di Sace, Inps, Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Dogane, quando degradati per incapienza. Secondo gli articoli 84 e 112, il trattamento dovrebbe essere graduato (16% per Sace, 14% per Inps, ecc.). Al contrario, l'articolo 88, comma 1, impone un trattamento uniforme per tutti i crediti chirografari degradati, causando un potenziale conflitto normativo.
Il decreto correttivo affronta questo conflitto aggiungendo una disposizione al comma 1 dell’articolo 88, che stabilisce la prevalenza della regola della priorità relativa sul divieto di trattamento deteriore dei crediti tributari e contributivi. Questo chiarimento rende esplicito che, nel concordato in continuità aziendale, le disposizioni degli articoli 84 e 112 prevalgono su quelle dell’articolo 88.
-La regola della priorità relativa dell’articolo 84, comma 6, e dell’articolo 112, comma 2 lettera b) prevale sul divieto di trattamento deteriore dei crediti tributari e contributivi.
-La priorità relativa si applica esclusivamente ai creditori con privilegio generale mobiliare, principalmente per i crediti di lavoro, contributivi e tributari.
-L'ultimo periodo del comma 1 dell’articolo 88 si applica specificamente alla quota degradata dei crediti contributivi e tributari con privilegio speciale.
Questa modifica normativa mira a garantire maggiore chiarezza e coerenza nel trattamento dei crediti fiscali e contributivi, favorendo la continuità aziendale anche in situazioni di crisi.
Con il Provvedimento n. 5320 del 10 gennaio 2025, l'Agenzia delle Entrate ha ufficialmente pubblicato le attese Linee guida...
La Legge di Bilancio 2025, entrata in vigore il 1° gennaio, introduce alcune novità fiscali che mirano a stimolare l'economia...
'La convivenza intergenerazionale all'interno delle aziende rappresenta un elemento cruciale per la continuità dell'organizzazione imprenditoriale e la crescita delle...