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BANCHE: ASSOHOLDING, ISTITUIRE ELENCO NAZIONALE INVESTITORI QUALIFICATI
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 11 dic - 'Quando con un titolo di debito bancario si perde il capitale e il prestatore non e' un sottoscrittore qualificato e' inevitabile che la percezione possa essere quella che ci si trovi di fronte a un titolo inappropriato. A provocarlo e' la nostra cultura europea che della tutela del rischio sistemico delle banche ne fa un baluardo del diritto'. Lo ha affermato Gaetano De Vito, presidente di Assoholding, secondo cui 'i cosiddetti prestiti subordinati alle banche sono un ibrido da manipolare con cura che finora e' stato sottovalutato dai sottoscrittori meno qualificati. Non per mancanza di informativa ma per la diffusa percezione da parte di questi ultimi che una banca alla fine non possa fallire. Ora che le debolezze di questi titoli sono venute invece allo scoperto per quello che sono ovvero, al di la' della percezione, a rischio effettivo di perdite si auspica - conclude De Vito - che a tutela di tutto il sistema bancario siano trovate soluzioni tecniche continuative, come quella di poter introdurre nel nostro ordinamento la 'patente' di 'investitore qualificato', anche solo con riferimento alla sottoscrizione di determinati titoli a rischio dove sia il collocatore che il sottoscrittore abbiano entrambi la piena consapevolezza che il rischio percepito corrisponda a quello vero'.
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