Questa schermata contribuisce al risparmio energetico quando ti allontani o resti inattivo.
L’audizione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate-Riscossione, Vincenzo Carbone, svoltasi presso la VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato, ha rappresentato un momento chiave per fare il punto sulla gestione e le criticità del cosiddetto “magazzino fiscale”, nonché per illustrare le novità introdotte dalla recente riforma della riscossione, a seguito dell’attuazione della legge delega fiscale (L. 111/2023) e del D. Lgs. 110/2024.
Durante l’audizione, Carbone ha fornito una dettagliata analisi dei dati relativi ai carichi affidati ad Agenzia delle Entrate-Riscossione, che ammontano complessivamente a 1.279,8 miliardi di euro, di cui 1.272,9 miliardi riferibili al periodo 2000-2024. Il direttore ha sottolineato che circa il 40% del magazzino risulta oggettivamente di difficile recuperabilità a causa di condizioni soggettive del debitore (deceduti, nullatenenti, società cessate, soggetti falliti). Altri 580,8 miliardi sono oggetto di attività già svolte dall’agente della riscossione, mentre i restanti importi sono legati a sospensioni, rateizzazioni o ancora in attesa di azioni esecutive.
Carbone ha evidenziato come il “magazzino” si sia stratificato nel tempo in assenza di strumenti adeguati di inesigibilità e a causa di una mole crescente di carichi, spesso di modesta entità: il 64% dei singoli crediti ha un valore inferiore a 500 euro, mentre l’84% dei carichi ha natura erariale (tributi statali), il 12% è di origine previdenziale (INPS/INAIL) e solo una quota marginale riguarda enti locali o altri soggetti impositori.
La vetustà dei crediti è un ulteriore elemento critico: solo il 39% dei carichi risale al periodo post-2017, mentre circa 336 miliardi provengono da ruoli anteriori al 2010.
Sono 22,3 milioni i contribuenti con debiti ancora in carico: 3,5 milioni sono persone giuridiche, mentre 18,8 milioni sono persone fisiche, tra cui 2,9 milioni di titolari di attività economica. Di rilievo anche la concentrazione del debito: solo l’1,32 milioni di contribuenti – meno del 6% del totale – detiene l’87% del valore complessivo del magazzino, con debiti superiori ai 100.000 euro.
Nell’audizione, Vincenzo Carbone ha anche evidenziato il passaggio da una gestione puramente conservativa a una logica di efficienza selettiva, introdotta dalla riforma. Il D. Lgs. 110/2024 ha superato l’obbligo per l’agente della riscossione di presidiare a oltranza crediti ormai irrecuperabili, ridefinendo il perimetro dell’inesigibilità sulla base di parametri oggettivi. Questo consentirà di alleggerire il magazzino fiscale, migliorare la qualità del credito iscritto a ruolo e ottimizzare le risorse operative di AdER.
Infine, il direttore ha dedicato un passaggio specifico al disegno di legge AS 1375, che introduce una nuova forma di definizione agevolata dei carichi affidati dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. In tal senso, Carbone ha richiamato i dati delle precedenti edizioni della “Rottamazione” e del “Saldo e stralcio”, evidenziando come il tasso di recupero si sia dimostrato limitato soprattutto per i crediti a bassa esigibilità.
Ha inoltre avanzato riflessioni sull’opportunità di calibrare le nuove misure in modo selettivo, evitando di generare aspettative di “condono” sistematico e rafforzando, nel contempo, la compliance spontanea.
La data per usufruire della possibilità di rientrare nella Rottamazione-quater delle cartelle esattoriali si avvicina: la scadenza per presentare la…
In un contesto normativo europeo in rapida evoluzione, parlare di sostenibilità non significa più soltanto adeguarsi alle regole. Significa comprendere…
Con la circolare n. 3/E del 16 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate, per mezzo del suo direttore Vincenzo Carbone, ha…