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Con l'estate fiscale in pieno svolgimento, uno dei temi più dibattuti riguarda le spese di ricerca e sviluppo (R&S). A seguito della pubblicazione delle linee guida da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le aziende si trovano a dover valutare, in tempi stretti, se certificare o meno i propri tax credit R&S e decidere se aderire alla sanatoria entro il termine del 31 ottobre.
Uno degli aspetti più critici è rappresentato dai tempi incerti per il rilascio della certificazione, indispensabile per sostenere la decisione di adesione alla sanatoria. Il processo di certificazione può durare da un minimo di 105 giorni (90 giorni per l’iter principale più 15 giorni per eventuali integrazioni) fino a un massimo di 165 giorni, qualora il Ministero richieda un supplemento di indagine con documentazione tecnica, contrattuale e contabile.
Anche qualora un'impresa decida di aderire alla sanatoria riversando le sole somme utilizzate, essa rimane comunque subordinata al parere dell'Agenzia delle Entrate. Questo può creare ulteriori complicazioni, poiché l'adesione nella Sezione I del Modello di Dichiarazione analitica implica una negazione implicita delle agevolazioni fiscali per le attività di ricerca svolte. Un parere negativo successivo dell'ufficio potrebbe condurre a un contenzioso, spesso svantaggioso per il contribuente a causa delle dichiarazioni già rese.
Riguardo alle segnalazioni alla Procura della Repubblica per superamento dei limiti e qualificazione del credito come inesistente, il nuovo decreto sanzioni (Dlgs 87/2024) introduce il comma 2-bis dell’articolo 10 del Dlgs 74/2000. Questo esclude la punibilità in presenza di incertezze oggettive sugli elementi o le qualità del credito. Inoltre, l'articolo 15 prevede che violazioni derivanti da interpretazioni delle norme tributarie non costituiscano fatti punibili.
Data la complessità e la tempistica attuale, le imprese devono valutare attentamente la decisione di riversamento, specialmente se possono documentare con chiarezza le attività di ricerca e sviluppo svolte. La ponderazione accurata delle opzioni disponibili risulta fondamentale per evitare complicazioni future e garantire la conformità con le normative vigenti.
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