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Riforma successioni e donazioni: il commento di Eutekne alla Circolare Assoholding

La recente riforma dell’imposta sulle successioni e donazioni introdotta dal D.Lgs. 139/2024 ha segnato un cambio di passo nell’applicazione delle esenzioni fiscali per il passaggio generazionale delle società di capitali. In particolare, la circolare Assoholding n. 1/2025 ha evidenziato come la nuova formulazione dell’art. 3, comma 4-ter del D.Lgs. 346/90 consenta di superare i precedenti orientamenti restrittivi adottati dall’Agenzia delle Entrate e dalla giurisprudenza in materia di holding e società immobiliari.

Secondo Assoholding, la norma non richiede più il requisito dell’esercizio dell’attività d’impresa per il trasferimento di quote societarie, il che significa che anche il passaggio generazionale di partecipazioni in società senza impresa – come le holding e le immobiliari – può ora beneficiare dell’esenzione.

Sul punto è intervenuto Eutekne, con un’approfondita analisi della circolare Assoholding, ponendo l’accento sulle novità interpretative e sugli effetti concreti della riforma.

Il commento alla circolare Assoholding sulla riforma successioni

Nel suo commento, Eutekne sottolinea come la nuova impostazione normativa "segni una discontinuità rispetto al passato, superando le precedenti restrizioni imposte dalla prassi e dalla giurisprudenza".

Uno degli aspetti più rilevanti evidenziati dall’analisi riguarda la differenziazione delle condizioni di esenzione a seconda del tipo di trasferimento. Secondo Eutekne, la scelta del legislatore di specificare chiaramente i requisiti per ogni fattispecie "impedisce l’estensione indebita di condizioni non previste dalla norma", in particolare per quanto riguarda il requisito del mantenimento dell’attività d’impresa.

Un altro punto chiave del commento è la portata innovativa della circolare Assoholding, che evidenzia come la nuova normativa "renda finalmente irrilevante la distinzione tra società operative e non operative ai fini dell’accesso all’agevolazione". Questo supera interpretazioni precedenti, come quelle contenute nella risposta AdE n. 552/2021 e nella sentenza della Cassazione n. 6082/2023, che avevano negato l’esenzione per le holding e le società immobiliari.

Inoltre, Eutekne sottolinea un aspetto di grande interesse per gli operatori del settore: "la riforma non solo chiarisce le condizioni per beneficiare dell’agevolazione, ma introduce anche un principio di certezza del diritto, eliminando il rischio di interpretazioni restrittive ex post". Questo rappresenta un importante passo avanti per la pianificazione patrimoniale e il passaggio generazionale delle partecipazioni societarie.

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