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La Commissione Europea ha presentato il Clean Industrial Deal, un piano volto a rafforzare la competitività dell'industria europea e promuoverne la decarbonizzazione. Questo nuovo patto rappresenta un'evoluzione del Green Deal del 2019, focalizzandosi sulla sostenibilità economica e ambientale del settore industriale europeo.
Mobilitazione di 100 miliardi di euro per la decarbonizzazione industriale
Uno dei pilastri fondamentali del Clean Industrial Deal è la mobilitazione di oltre 100 miliardi di euro nel breve termine per sostenere la produzione pulita all'interno dell'UE. Questi fondi saranno gestiti attraverso la nuova Industrial Decarbonisation Bank, istituita per facilitare gli investimenti in tecnologie verdi e infrastrutture sostenibili. L'obiettivo è fornire alle industrie europee le risorse necessarie per competere a livello globale, riducendo al contempo le emissioni di carbonio.
Accesso a energia pulita e conveniente
Per affrontare il problema dei costi energetici elevati, il piano include l'Action Plan for Affordable Energy, che mira a ridurre i prezzi dell'energia per le industrie europee. Questo sarà realizzato attraverso garanzie per accordi di acquisto di energia rinnovabile a lungo termine e il supporto all'aggiornamento delle reti elettriche. Inoltre, la Commissione incoraggia gli Stati membri a ridurre le tasse sull'elettricità, rendendo l'energia pulita più accessibile per le imprese.
Semplificazione delle normative e incentivi fiscali
Il Clean Industrial Deal prevede anche la semplificazione delle norme sugli aiuti di Stato e degli appalti pubblici per stimolare la domanda di prodotti realizzati nell'UE. Questo include l'introduzione di incentivi fiscali per gli investimenti in tecnologie pulite e la revisione delle procedure di appalto per favorire le imprese locali. L'obiettivo è creare un ambiente normativo più snello che favorisca l'innovazione e la sostenibilità.
Sviluppo di mercati guida per tecnologie pulite
Per promuovere l'adozione di tecnologie verdi, il piano propone la creazione di mercati guida attraverso la revisione della Public Procurement Directive. Questo incoraggerà l'inclusione di criteri ambientali negli appalti pubblici, stimolando la domanda di prodotti e servizi sostenibili. Inoltre, sarà introdotta un'etichetta volontaria per i prodotti a basse emissioni, aiutando i consumatori a fare scelte più ecologiche.
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