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Multinazionali obbligate a rendere pubbliche le tasse pagate: al via la nuova direttiva europea

A partire dal 22 giugno 2024, le multinazionali e i grandi gruppi saranno obbligati a rendere pubbliche le informazioni relative alle imposte sul reddito. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 128/2024, che recepisce la direttiva UE 2021/2101, introducendo nuove disposizioni in materia di trasparenza fiscale.

Le nuove regole, inserite nel Decreto Legislativo 139/2015, stabiliscono che le imprese e le loro succursali con fatturato netto superiore a 750 milioni di euro dovranno comunicare pubblicamente i dettagli delle imposte versate, suddivisi per Paese. Le società con sede fuori dall’UE saranno soggette alle stesse regole se soddisfano determinati requisiti, come il superamento della soglia di fatturato o la presenza di stabili organizzazioni sul territorio.

Tra gli esonerati da questi obblighi ci sono le società già sottoposte a vigilanza della Banca d’Italia e quelle che rispettano simili normative nei loro Paesi d'origine, purché garantiscano la trasparenza e l’accessibilità dei dati.

La comunicazione dovrà essere resa disponibile entro 12 mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario e pubblicata online, rimanendo accessibile per almeno cinque anni. L’obbligo di pubblicità fiscale si aggiunge agli adempimenti già esistenti relativi allo scambio internazionale di informazioni, come previsto dalla direttiva 2011/16/UE.

Con questo provvedimento, l’Unione Europea punta a promuovere una maggiore trasparenza delle imposte pagate dalle grandi aziende, cercando di contrastare la pratica dell’elusione fiscale.

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