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La Legge di Bilancio 2025 introduce, nei commi da 436 a 444 dell’art. 1, un’agevolazione fiscale temporanea per le imprese, prevedendo un’aliquota ridotta dell’imposta sul reddito delle società (Ires) pari al 20% per il periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2024. Questa misura, applicabile esclusivamente per il 2025, si configura come una soluzione transitoria in attesa dell’implementazione di una riforma strutturale prevista dalla legge delega per la riforma fiscale (Legge n. 111/2023).
L’obiettivo di questa agevolazione è quello di incentivare la destinazione degli utili aziendali verso investimenti qualificati, nuove assunzioni e schemi di partecipazione dei dipendenti agli utili. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ribadito tale orientamento nell’atto di indirizzo per il triennio 2025-2027.
L’agevolazione prevede una riduzione dell’aliquota Ires al 20%, ma solo per le imprese che soddisfano precise condizioni. Si tratta di una scelta binaria: le imprese dovranno decidere se applicare l'aliquota ridotta del 20% oppure mantenere l'aliquota ordinaria del 24%, senza possibilità di applicazione parziale.
1. Accantonamento degli Utili
Le imprese devono accantonare almeno l’80% degli utili dell’esercizio 2024 in una riserva dedicata, specificatamente destinata all’applicazione della Mini Ires. Il mancato rispetto di questo vincolo esclude l’accesso all’agevolazione.
2. Investimenti Qualificati
Almeno il 30% degli utili accantonati (e comunque non meno del 24% degli utili del 2023) deve essere destinato a investimenti produttivi, con un importo minimo di 20.000 euro. Gli investimenti devono riguardare beni strumentali nuovi, materiali o immateriali, rientranti nei programmi di transizione Industria 4.0 e 5.0.
3. Stabilità Occupazionale e Nuove Assunzioni
Le imprese devono mantenere il numero di unità lavorative annue (Ula) almeno pari alla media del triennio 2022-2024 e incrementare l’occupazione con nuove assunzioni a tempo indeterminato pari ad almeno l’1% del numero medio di dipendenti nel 2024.
4. Esclusione dalla Cassa Integrazione
Le aziende che nel 2024 o nel 2025 abbiano fatto ricorso alla cassa integrazione (salvo casi eccezionali) sono escluse dal beneficio.
Per evitare utilizzi impropri, la normativa prevede stringenti vincoli:
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