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Eredità, gli strumenti per passare la ricchezza ai figli: dal «wealth planning» ai «trust»: come si usano

200 miliardi si apprestano a essere trasferiti in Italia, da qui al 2025, a figli e nipoti (cifra che salirà a 300 miliardi entro il 2033). Il calcolo fatto a febbraio da Aipb, l’associazione italiana del private banking, aveva svelato un fenomeno di lasciti e testamenti che in Europa è un record. La popolazione invecchia e così trasferisce una ricchezza sempre maggiore ai discendenti. Un passaggio di testimone  i cui benefici andranno a favore di generazioni più esposte a precarietà, carriere discontinue e salari bassi rispetto a quelle che le hanno precedute. I  beneficiari di queste ricchezze saranno in primis la Generazione X (15 milioni di persone nate tra il 1964 e il 1979); quindi i Millennials (nati tra il 1980 e l’87, che sono circa 11 milioni); e, infine, gli Z, nati tra il 1998 e il 2012.
Ma quali sono gli strumenti legali che l’Italia offre per permettere la gestione di questo passaggio generazionale? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Vasapolli, socio fondatore dello studio di consulenza tributaria e societaria Vasapolli & Associati, specialista proprio in pianificazione patrimoniale e passaggio generazionale.

Continua a leggere l'articolo sul Corriere della Sera di Andrea Vasapolli, socio fondatore dello studio di consulenza tributaria e societaria Vasapolli & Associati e membro dell'advisory board di Assoholding

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