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L'Efrag ha sviluppato degli schemi di rendicontazione destinati alle piccole e medie imprese (PMI). Lo standard volontario di rendicontazione sulla sostenibilità per le PMI non quotate (Vsme) rappresenta uno strumento prezioso per numerose micro, piccole e medie imprese. Queste aziende, pur non essendo obbligate a redigere un report di sostenibilità, devono spesso rispondere a richieste informative provenienti da banche, organismi di regolamentazione o altre imprese della stessa catena del valore. Questo standard, giuridicamente non vincolante, riguarda quasi la totalità delle imprese italiane, che rientrano nella definizione di PMI secondo la direttiva 2013/34/UE.
Le PMI sono escluse dall’ambito di applicazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), in vigore dal gennaio 2023, il cui decreto legislativo di recepimento è attualmente in esame dal Consiglio dei ministri. Pertanto, non sono obbligate a redigere un report di sostenibilità ma sono invitate a utilizzare lo standard Vsme. Questo standard affronta le stesse questioni di sostenibilità degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), ma adatta le informazioni alle caratteristiche delle PMI, rendendole "proporzionate".
La bozza dello standard, di cui è disponibile una traduzione non ufficiale dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), è suddivisa in tre moduli che le imprese possono utilizzare per la redazione del proprio report di sostenibilità.
I principi generali per la redazione del reporting sulla sostenibilità prevedono che le informazioni fornite siano pertinenti, fedeli, comparabili, comprensibili e verificabili. Nel modulo base, dopo alcune informative preliminari, sono incluse informazioni su diverse metriche ambientali, tra cui:
Per quanto riguarda le metriche sociali, la bozza di standard prevede informazioni sulle caratteristiche generali della forza lavoro, inclusi:
Se identificati, l’impresa può anche descrivere i tipi di impatti negativi rilevati. Inoltre, in merito alla condotta aziendale, è prevista l’indicazione del numero di condanne e dell’importo totale delle sanzioni pagate per violazioni delle leggi sull’anticorruzione attiva e passiva.
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