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Il decreto legge Pnrr, recentemente approvato dal consiglio dei ministri, ha istituito il Piano Transizione 5.0. Questo piano, alimentato con una dotazione di 6,3 miliardi di fondi europei del RepowerEu, mira a incentivare progetti di innovazione nel biennio 2024-2025 che portano a una significativa riduzione dei consumi energetici. Tuttavia, la piena operatività del piano avverrà solo dopo l'emissione di due decreti attuativi, che definiranno le modalità di applicazione e le procedure necessarie.
1. Beni Agevolabili: Macchinari, Robot, Software Digitali Green
Il Piano Transizione 5.0 favorisce gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali tecnologicamente avanzati, interconnessi ai sistemi di fabbrica definiti nella legge di bilancio 2017, che promuovono l'innovazione e la riduzione dei consumi energetici. È previsto un ampliamento della platea dei beni agevolabili, che ora include anche software per il monitoraggio dei consumi energetici e dell'energia autoprodotta, nonché software per la gestione aziendale.
2. Energia Rinnovabile: Investimenti in Impianti di Autoconsumo oltre 40.000 Euro
Gli investimenti in impianti per l'autoproduzione di energia rinnovabile, esclusi quelli relativi alle biomasse, possono essere agevolati all'interno dei progetti di innovazione che soddisfano i requisiti specificati.
3. Formazione: Agevolazioni per le Spese di Formazione Tecnologica
Le spese di formazione sulle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica sono agevolabili, fino a un massimo del 10% degli investimenti totali o fino a 300.000 euro, con l'obbligo di ricorrere a formatori esterni.
4. Aliquote: Incentivi Differenziati per Dimensione e Efficienza Energetica
Le PMI godono di un trattamento privilegiato, con aliquote di credito d'imposta più elevate rispetto alle grandi aziende. L'intensità dell'aiuto diminuisce all'aumentare dell'investimento e varia in base alla classe di efficienza energetica raggiunta.
5. Risparmio Energetico: Metodi di Calcolo e Monitoraggio
Il decreto specifica i metodi per il calcolo del risparmio energetico, che tiene conto dei consumi dell'anno precedente all'avvio degli investimenti, escludendo variazioni dei volumi produttivi e fattori esterni condizionanti.
6. Gli Adempimenti: Certificazione e Gestione delle Spese
Le imprese devono ottenere una doppia certificazione da un valutatore indipendente, sia prima che dopo il completamento degli investimenti. È prevista la creazione di una piattaforma informatica per gestire le certificazioni e monitorare l'andamento della misura.
7. Modalità di Fruizione: Compensazione entro il 2025
Il credito d'imposta può essere compensato presentando il modello F24 entro il 31 dicembre 2025. L'eccedenza non utilizzata può essere riportata in avanti e spalmata in cinque rate annuali.
8. Esclusioni: Settori Dannosi per l'Ambiente Esclusi dai Benefici
Alcuni settori, considerati dannosi per l'ambiente, sono esclusi dai benefici del Piano Transizione 5.0, conformemente al principio Ue Dnsh.
9. Provvedimenti Attuativi: Regole Tecniche e Requisiti dei Formatori
Due decreti attuativi definiranno le modalità operative del piano, inclusi i criteri per la concessione e la fruizione del credito d'imposta e i requisiti dei formatori.
10. Relazione con il Piano 4.0: Non Cumulabilità dei Benefici
Il Piano Transizione 5.0 non sostituisce i crediti d'imposta del Piano 4.0, ma non è possibile cumulare i benefici delle due iniziative.
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