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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 23 apr - La gestione dell'emergenza e della ripartenza delle nostre imprese, nel periodo che stiamo vivendo, hanno indotto Assoholding a formulare una serie di proposte a nome del presidente Gaetano De Vito. La ripartenza potrà fare leva sulla finanza e sul fisco
Economia e finanza:
1. Smobilizzare i debiti della PA (anche a sconto fino al 20% con risparmio fino a 8 miliardi per lo Stato) attraverso la loro cartolarizzazione 'in continuo' ex lege 130/99
2. Conferire il gettito della web tax italiana dal 2021 in un fondo gestito da Cassa Depositi e Prestiti o in un fondo europeo. 3. Promuovere nel 2020 una emissione agevolata di obbligazioni private non quotate denominate 'RINASCITALIA'. Garantite dal sistema bancario oppure, in alternativa, convertibili in azioni di Cassa Depositi e Prestiti (senza diritto di voto) o altri veicoli o fondi di riferimento di CDP che investono o potranno investire anche nelle società emittenti
4. Consentire la quotazione all'Aim di imprese benefit, sociali e mutue; superando il concetto di investimento per il ritorno del dividendi e per poterlo gestire attraverso acquisizione di valori non monetari
5. Oltre alla golden power inserire il voto speciale 'antiscalata' nelle nostre imprese quotate (come previsto dal diritto olandese) con lo scopo di proteggere aziende di interesse nazionale e nel contempo favorire la loro capitalizzazione stabile.
Fisco:
6. A decorrere dall'esercizio in corso al 31 dicembre 2020 introdurre la riduzione dell'Ires al 12% per le società che non distribuiscono utili per un triennio e per un ammontare fino all'importo degli utili distribuiti nel triennio precedente. Ridurre l'Ires al 12% in modo stabile per le imprese sociali e benefit corporation
7. Introdurre a regime il cd 'carry-back losses', ovvero la possibilità di compensare le perdite fiscali conseguite con i redditi d'impresa degli anni precedenti fino a euro un milione e nei confronti di soggetti che mantengono la stessa forza lavoro degli anni precedenti
8. Per le società che trasferiscono la sede in Italia introdurre la stessa aliquota Ires prevista nel Paese di provenienza (stimare inoltre il risparmio per lo Stato a seguito dei conseguenti ridotti benefici da entry tax.) 9. Eliminare le c.d. 'royalty companies' dal comparto delle società di comodo con lo scopo di agevolare la detenzione di marchi e brevetti da parte di soggetti residenti in Italia
10. Ripristinare il credito d'imposta pari al 50% delle spese di ricerca sostenute (come disciplinato fino al 2018) e al 25% delle spese di innovazione. Da ridurre rispettivamente al 25% e 12,5% in assenza di confronto con medie di investimenti in anni precedenti.
11. Attribuire un credito di imposta su investimenti indirizzati alla destagionalizzazione del turismo attraverso consorzi di filiera. Prevedere un credito d'imposta pari all'80 per cento degli stipendi lordi dei lavoratori stagionali assunti a tempo indeterminato per la durata di 6 mesi per anno (Calcolare l'impatto al netto dei contributi Inps/Naspi).
12. Prevedere una riduzione di imponibile a beneficio del settore bancario a fronte di conversioni di crediti in partecipazioni sociali verso società in temporanea difficolta' secondo quanto previsto dalle disposizioni di vigilanza della Banca d'Italia. Semplificare a tal fine l'articolo 113 del DPR 917/86
13. Ripristinare benefici fiscali da 'patent box' relativi a marchi e al know-how delle imprese italiane
14. Reintrodurre la norma che consente ai professionisti di certificare la conformità della dichiarazione dei redditi e dei crediti d'imposta
15. Introdurre ai fini Irap l'aliquota unica per tutti i contribuenti tramite riduzione da uno a due punti percentuali e reintroduzione della partecipazione alla base imponibile di tutti i fattori produttivi con previsione della clausola di salvaguardia. 16. Rendere deducibili ex articolo 107 del DPR n 917/86 le svalutazioni di magazzino in percentuali riferite ad attività costrette ad incrementare le scorte a causa degli adattamenti della produzione alla pandemia
17.Rendere detraibili al 100 gli interessi passivi e le svalutazioni dei crediti a carico delle società appartenenti al gruppo che finanziano la filiera produttiva di beni o servizi secondo le regole dettate dall'articolo 3, comma 2, lettera d) del Decreto 2 aprile 2015
18. Rendere applicabile il credito d'imposta ai sensi ex articolo 55 del DL 'Cura Italia' anche alle perdite conseguite nell'anno 2020 oltre a quelle antecedenti il periodo d'imposta in corso.
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