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Si è svolta ieri, martedì 10 giugno, nella Sala della Regina della Camera dei Deputati la presentazione ufficiale dell’Osservatorio Governance, Risk Management & Compliance Integrata, promosso da Assoholding con la partnership di Ferpi e Assoconsult. Un evento che ha segnato l’inizio di un confronto strutturato fra imprese, professionisti e istituzioni, con l’obiettivo di trasformare la compliance in uno strumento di crescita e competitività.
Ad aprire i lavori della presentazione, il Presidente di Assoholding, Gaetano De Vito, che ha sottolineato in modo chiaro l’importanza e criticità della situazione internazionale. De Vito ha spiegato che “la politica ha bisogno di competenze e professionalità, una catena di collegamento con le professioni”.
Un tema chiave del suo intervento è stato il coinvolgimento degli stakeholder: “Per le piccole e medie imprese è fondamentale sentirsi parte di un sistema: significa coinvolgere amministrazione, lavoratori e imprenditori, creando un ambiente di fiducia”. La fiducia, ha spiegato, consente di ridurre i costi di compliance e la reportistica e di liberare risorse preziose per la crescita.
“La compliance deve essere proporzionale e dinamica”, ha aggiunto De Vito, “per dare alle imprese la tranquillità necessaria a liberare energie e sfruttare il salto d’epoca che stiamo vivendo. L’attività di ricerca e sviluppo si cumula con il rischio d’impresa: per questo è necessario uniformare il credito d’imposta e consentire alle aziende di sviluppare tutto il loro potenziale”.
A seguire, l’On. Maurizio Casasco, Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria, ha posto l’accento sulla necessità di “garantire una stabilità economica come fattore di crescita per le imprese”. Casasco ha spiegato che, a livello europeo, il PPE è impegnato a garantire stabilità e a creare un contesto più favorevole alla competitività.
Ha sottolineato come non ci sia solo la sfida dei dazi, ma anche la necessità di “mettere in sicurezza e snellire la legislazione, diversificare le esportazioni che oggi rappresentano il 40% del nostro PIL”. Ha citato come esempio il progetto della “Via del Cotone”, che parte dall’India e arriva a Trieste, su cui è al lavoro il Ministero degli Esteri.
“È importante pensare ad accordi di libero scambio e alla diversificazione del prodotto”, ha affermato Casasco, “per offrire alle nostre aziende le possibilità di competitività. Questo Osservatorio è importante per raggiungere questi obiettivi”.
Nel proseguo della presentazione, è intervenuto Lorenzo Echeoni, Direttore Generale di Assoholding, evidenziando la criticità nel voler “piegare la realtà delle imprese a modelli teorici rigidi, dimenticando che la vera sfida è adattare i modelli alla realtà viva e dinamica delle aziende”.
Echeoni ha spiegato la necessità di distinguere la complessità – elemento naturale e fisiologico dell’economia – dalla complicazione, che nasce da regole troppo astratte e rigide. “Le imprese – ha osservato – non hanno bisogno di complicazioni, ma di regole che sappiano accompagnarle e sostenerle, senza soffocare l’energia e la capacità di innovazione”.
Sul tema della complessità è tornato anche Vincenzo Manfredi, Head of Public Policy and Advocacy Assholding: "La complessità non può essere gestita, la complessità va "governata" nel senso del continuo adattamento al cambiamento. La realtà non può essere considerata come un insieme di fattori statici e lineari, ma va vissuta e compresa nella sua dimensione profonda e interconnessa. Abbiamo bisogno che i saperi siano interconnessi e armonici"
Uno dei momenti più significativi del convegno è stato il panel tutto al femminile che ha visto protagoniste professioniste di primario livello internazionale. Hanno preso la parola:
-Elisa Nisti, Head of Legal Affairs and Compliance di Assoholding, che ha sottolineato come sia assolutamente urgente intervenire a livello legislativo per costruire un sistema di compliance integrato e semplificato soprattutto a beneficio delle PMI, le più penalizzate in termini di costi e risorse.
-Francesca Mariotti, già Direttore Generale di Confindustria e oggi Advisory Board Assoholding, che ha parlato dell’importanza di un linguaggio comune tra imprese e istituzioni per affrontare le sfide poste da CSRD, ESG e normativa 231.
-Maricla Pennesi, partner Andersen Tax & Legal e Advisory Board Assoholding, che ha evidenziato come la compliance possa diventare un driver strategico di sostenibilità e crescita.
-Maria Francesca Fontanella, avvocato LCF Legal e Advisory Board Assoholding, che ha posto l’accento sulle sfide legate alla responsabilità penale d’impresa e agli standard di governance.
-Donatella Visconti, Board Member Assoholding ed esperta in governance e public utilities, che ha parlato dell’importanza della governance sostenibile come leva per la competitività.
-Barbara Cortese, Wealth Manager e Board Member Assoholding, che ha richiamato il ruolo cruciale della finanza sostenibile e della gestione del rischio nella crescita delle PMI.
-Daniela Bianchi, Segretario Generale di FERPI, che ha evidenziato come la comunicazione e il dialogo con gli stakeholder siano fondamentali per costruire un clima di fiducia, prerequisito per un sistema di compliance efficace.
A portare un contributo accademico, Thomas Tassani, professore ordinario di Diritto tributario all’Università di Bologna, che ha approfondito la necessità di regole chiare e coerenti, capaci di tutelare la competitività senza ostacolare la capacità di innovazione e ricerca delle imprese.
Nel corso dell’incontro, Patassini, Capo segreteria della Commissione Attività Produttive dell’onorevole Gusmeroli, ha posto l’accento sulla necessità di “fare cultura d’impresa” e sul ruolo cruciale della compliance: “Le nostre aziende devono sfidare un sistema di norme complesso, sia a livello nazionale che europeo. Dobbiamo domandarci se l’approccio normativo sia compatibile con l’idea di sviluppo e crescita”.
Ha sottolineato l’esistenza di un costo regolatorio che rischia di mettere fuori gioco le imprese italiane e di un dumping regolatorio europeo che ne inficia la competitività, con particolare impatto sul settore automotive. “Il nostro sistema è composto in particolare da PMI – ha ricordato – e dobbiamo fare in modo che le aziende siano messe nelle condizioni di sviluppo. Per questo è fondamentale la nascita di questo Osservatorio”.
Nel panel conclusivo infine il Direttore Generale di Assoconsult – Confindustria Management Consulting, Marco De Amicis, ha ricordato quanto sia essenziale un approccio integrato e pragmatico alla compliance, connettendo governance, sostenibilità e trasformazione digitale. “La nascita dell’Osservatorio – ha dichiarato – rappresenta un passo concreto verso un dialogo qualificato e continuo tra chi definisce le regole e chi le deve applicare, individuando soluzioni pratiche e condivise per le imprese”.
Le prossime tappe dell’Osservatorio
Nei prossimi mesi, l’Osservatorio Risk Management & Compliance Integrata proseguirà il suo percorso con webinar, tavoli di lavoro e incontri operativi. Tra i temi prioritari:
-l’applicazione concreta della CSRD e della normativa 231;
-la governance sostenibile e i criteri ESG come strumenti per la competitività delle PMI;
-la semplificazione normativa per accompagnare la crescita e ridurre i costi della compliance.
L’obiettivo è quello di creare un luogo stabile e autorevole dove la voce delle imprese possa diventare protagonista, e dove la compliance venga finalmente interpretata come fattore di crescita e trasformazione
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