ASSOHOLDING: CON RICERCA MENO DIVARIO NORD SUD – PAROLA AL MERCATO

di Gaetano De Vito* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 27 apr - Tutti i rapporti che misurano le disuguaglianze tra i cittadini verificano che il divario tra Nord e Sud d'Italia non accenna a diminuire ma continua a crescere. Per due motivi: il nord Italia sta diventando, anche grazie all'Expo, una delle aree più ricche di Europa, il sud Italia, anche per i nodi legati all'immigrazione clandestina, continua a involversi. Una conferma che arriva anche dall'andamento dell'indice di 'Gini' di questa area che misura appunto lo stato del benessere (malessere) delle persone. Ma come fare per 'attaccare' e provare a ridurre tali differenze? Una manovra sola non basta e la convinzione dovrebbe essere quella di muoversi su piu' fronti e verificare quali siano alla lunga più efficaci. Un lavoro non semplice e dispendioso che vale però la pena di affrontare con la massima determinazione. E uno degli aspetti da cui non si dovrebbe prescindere è senz'altro quello di provare a dare una scossa all'economia del sud, sia per svilupparla che per contrastare quella sommersa, ovvero quella lecita ma non regolarizzata nonchè quella che gli studiosi definiscono 'non osservata' perchè del tutto illecita come ad esempio il contrabbando, la droga e altro. E se per ogni economia la crescita non può prescindere dall'attività di ricerca e sviluppo una strada potrebbe essere rappresentata da una proposta di detassazione totale (o quasi), per il prossimo triennio, di tutti i nuovi progetti di sviluppo di attività economiche nel sud svolte dietro accordi con società del nord disponibili. Se questo potrà diventare realtà una attenzione particolare andrebbe poi rivolta a tutte quelle di sviluppo di processo più che di prodotto. Come ad esempio l'innovazione nel settore del turismo e dell'agroalimentare nel sud che ha infatti molto più a che fare con l'innovazione di processi che non di prodotti industriali

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(RADIOCOR) 27-04-15 11:09:00 (0220)ENE 5 NNNN