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Il 3 maggio si è tenuta nella Sala Stampa della Camera la presentazione dell’Osservatorio Arts & Pleasure Assets di Assoholding. Nella sede istituzionale di Via della Missione 4 interverranno il Presidente Gaetano De Vito, Vincenzo Manfredi, Head of Advocacy and Public Policy di Assoholding, il responsabile del nuovo Osservatorio Pleasure Assets e Fine Arts, la Avv. Alessia Panella, e l’Avv. Valentina Noce, Segretario Particolare del Ministro della Giustizia.
L’Osservatorio Arts & Pleasure Assets si pone l'obiettivo di individuare e valorizzare asset e prodotti dell’arte implementando servizi per la pianificazione di successioni e donazioni, attività di import ed export, Us sales e use tax, nonché́ strategie di gestione e di implementazione, Assoholding intende supportare i propri futuri clienti nello strutturare le proprie collezioni e nell’affrontare le criticità dei rischi legali e normativi. Nell'attuale contesto di alta inflazione, i capitali rischiano di subire una decisa erosione di valore, con una perdita consistente da parte dei risparmiatori.
Allo stesso tempo le recenti crisi bancarie hanno mostrato anche una debolezza di alcuni istituti di credito e del sistema bancario globale. Opere d’arte e oggetti da collezione possono infatti costituire, con una corretta gestione di professionisti del settore, una forma di investimento alternativa con interessanti opportunità di crescita dei capitali. La forza del settore Art&Finance è, infatti, data dalla convergenza di una triplice opportunità in tre settori diversificati: quello dell'arte, della cultura e della finanza, a favore di una molteplicità di attori quali collezionisti, operatori di settore, case d’asta, gallerie e art advisor. Il mercato dell’arte sta affrontando importanti mutamenti.
I processi di digitalizzazione, infatti, pongono nuove sfide alle realtà tradizionali, in particolare per quanto concerne i meccanismi di compravendita online. Le stesse istituzioni culturali sono in una fase di rivalutazione del proprio ruolo con gli obiettivi di ampliare la loro azione culturale e cercare nuove modalità di utilizzo delle risorse disponibili per ottenere nuove fonti di reddito. In questo quadro dinamico, l'Osservatorio Pleasure Assets si pone l'obiettivo di divenire un punto di riferimento strategico nella guida degli investimenti nel settore, curando soluzioni su misura per privati e istituzioni.
Grazie ad un forte bagaglio di competenze multidisciplinari, da quelle legali e fiscali a quelle organizzative e finanziarie, affianchiamo gli investitori nelle opportunità che il mercato dell’arte offre sia nelle delicate questioni del family business, del passaggio generazionale, della gestione dei patrimoni famigliari, della monetizzazione e forma di investimento.
1. Consulting: uniamo la nostra conoscenza del settore dell'arte con il nostro Know-How di alto livello nel settore Tax & Legal, Family Business e passaggio generazionale. Questo ci consente di mappare e ottimizzare tutti i processi relativi al settore Pleasure&Assets.
2. Tax: le nostre competenze verticali nel settore fiscalità guidano la nostra cura nella strutturazione delle collezioni e nella gestione dei patrimoni famigliari.
3. Business Intelligence: il settore Arts & Pleasure Assets è caratterizzato da processi e meccanismi interni sempre più complessi.
Per tale ragione è necessaria una squadra di professionisti in grado di analizzare la normativa individuando possibili rischi per i tuoi investimenti. In tale cornice l’Osservatorio Arts & Pleasure Assets si pone obiettivi specifici di advocacy e agenda setting mediante il dialogo con istituzioni pubbliche, policy maker e associazioni di categoria. In particolare, si concentrerà su specifiche questioni:
-Riduzione dell'IVA sulle importazioni di opere d'arte: l'attuale aliquota è fissata al 10% ma la nostra azione di rappresentanza vuole avere l'obiettivo di ridurre l'aliquota al 5,5%. Questa misura si rende necessaria per implementare la crescita del mercato delle opere d'arte in Italia. La riduzione dell'Iva sulle importazioni consentirà, infatti, al Sistema Italia di attrarre maggiori opere d'arte che potranno accrescere il mercato (aste, gallerie, vendita diretta a collezionisti).
- Analisi e verifica di riformulazione dell'art bonus: la nostra azione è improntata alla costruzione di una lista di beni artistici che possano essere oggetto degli investimenti dei privati (per poter godere della detrazione di imposta) e che amplino la lista di quelli indicati dal Ministero.
- Azione normativa/regolamentare con l'obiettivo di ridurre il peso della "notifica" sulle compravendite di beni artistici di rilevanza pubblica: in questo caso si dovrà fare una specifica azione di advocacy nei confronti delle Sovrintendenze e di conseguenza mettere all'ordine del giorno dell'agenda setting il cambio di paradigma necessario per rendere il Codice dei Beni Culturali più coerente con i tempi e i modi con cui vengono gestiti in altri paesi europei.
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