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Agevolazioni per impatriati: la posizione dell’Agenzia delle Entrate

Una recente risposta dell’Agenzia delle Entrate chiarisce un tema cruciale per chi decide di rientrare in Italia dopo un periodo di lavoro all’estero. Con l’interpello n. 16 del 28 gennaio 2025, l’Agenzia ha esaminato la possibilità di cumulare due importanti regimi fiscali agevolativi: il nuovo regime per i lavoratori impatriati (introdotto dal D.Lgs. 209/2023) e gli incentivi per il rientro in Italia di docenti e ricercatori (previsti dal D.L. 78/2010).

Il caso: un professore e odontoiatra di ritorno in Italia

Il protagonista di questa vicenda è un cittadino italiano laureato in odontoiatria che, dopo oltre un decennio trascorso in Spagna tra specializzazioni, docenze e ricerca universitaria, ha deciso di rientrare in Italia nel 2024 per assumere un incarico accademico e avviare contestualmente un’attività di medico libero professionista. La sua domanda all’Agenzia delle Entrate era chiara: può beneficiare di entrambi i regimi agevolativi contemporaneamente, applicando il regime per i lavoratori impatriati alla sua attività da odontoiatra e il regime per i ricercatori alla sua docenza universitaria?

I regimi agevolativi in gioco

Per comprendere il punto centrale della questione, è utile riepilogare le due agevolazioni:

  1. Il nuovo regime per i lavoratori impatriati (D.Lgs. 209/2023) consente di ridurre la base imponibile del 50% per i redditi di lavoro dipendente, autonomo e assimilato, fino a un massimo di 600.000 euro annui, a patto che il contribuente trasferisca la propria residenza fiscale in Italia e vi rimanga per almeno quattro anni.
  2. L’incentivo per il rientro dei ricercatori e docenti (D.L. 78/2010) esclude dal reddito imponibile il 90% degli emolumenti percepiti da chi, dopo almeno due anni di attività di ricerca o docenza all’estero, decide di rientrare in Italia. Il beneficio dura cinque anni, con possibili estensioni in presenza di figli o in caso di acquisto di un immobile in Italia.

La risposta dell’Agenzia: sì al cumulo delle agevolazioni

L’Agenzia ha confermato che il contribuente può beneficiare contemporaneamente del nuovo regime per i lavoratori impatriati per la sua attività libero-professionale di odontoiatra e dell’agevolazione per i ricercatori per i redditi derivanti dall’attività accademica.

Questa interpretazione segna una differenza sostanziale rispetto al precedente regime impatriati, che vietava espressamente il cumulo con l’agevolazione per i ricercatori. Il D.Lgs. 209/2023, infatti, non riporta più alcuna incompatibilità tra le due misure, aprendo così la strada a una doppia agevolazione fiscale per chi rientra in Italia con più ruoli professionali.

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