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“Per le aziende italiane impegnate nei processi di internazionalizzazione e quelle con subsidiaries si è definito in modo sempre più restrittivo, come esito dei mutamenti intercorsi con la Brexit, il sistema di regolamentazione relativa all’invio di personale nel Regno Unito in modo temporaneo e per brevi soggiorni” ha evidenziato Edoardo De Vito, presidente di Delta e Head of International Affairsdi Assoholding, alla luce del prossimo webinar organizzato dall’Associazione il 22 febbraio ‘𝐕𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐑𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐔𝐧𝐢𝐭𝐨’. “In particolare, una delle aree che presenta le maggiori incertezze è quella della prestazione di servizi relative a contratti di licenza o fornitura di beni. Per tale ragione, con il venir meno del “free movement” comunitario nei confronti del Regno Unito, la nostra Associazione si pone l’obiettivo di fare chiarezza sulla legislazione, favorendo la comprensione della normativa da parte delle imprese italiane. La legge sull’immigrazione UK infatti, applicabile anche alla manodopera europea, non consentirebbe l’ingresso del lavoratore italiano in assenza di visto ma è importante chiarire le eccezioni in vigore”
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