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7 punti per le imprese – Parola al Mercato

Roma, 11 dic - Oltre al rilancio degli investimenti in infrastrutture le misure di ripresa delle nostre imprese dovrebbero puntare a:

i) Non eliminare l'ACE (aiuto alla crescita economica) per renderla alternativa alla cosiddetta mini Ires, a discrezione dell'impresa stessa. Cio' con lo scopo di dare pari dignita' a due misure apprezzabili sia sotto il profilo della capitalizzazione delle nostre aziende sia sotto quello di premiare il reinvestimento degli utili nel ciclo produttivo;

ii) Pagare per sei mesi il reddito di cittadinanza direttamente alle imprese che assumono e formano coloro che ne abbiano diritto; azzerare il cuneo fiscale per i primi tre anni dopo l'assunzione a tempo indeterminato; premiare gli investimenti delle imprese turistico alberghiere che destagionalizzano la propria attivita' attraverso l'assunzione dei lavoratori stagionali a tempo indeterminato;

iii) Ripristinare gli stessi incentivi alle spese di ricerca premiando non solo la ricerca di prodotto ma, soprattutto per le piccole imprese, la ricerca di 'processo' indirizzata ad esempio al miglioramento della sicurezza negli ambienti di lavoro, all'adozione di procedure per l'internazionalizzazione e la vendita digitale nonche' di strumenti di controllo di gestione economicamente convenienti;

iv) Incentivare il meccanismo dei premi di produttivita' detassati per i lavoratori dipendenti, da collegare non solo alla produttivita' ma anche al miglioramento del sistema organizzativo e di controllo di gestione aziendale con lo scopo di rendere piu' trasparenti le PMI verso tutti gli stakeholders, compresa l'Agenzia delle Entrate con riferimento al progetto di cooperative compliance; il tutto attraverso un percorso virtuoso che premi anche la formazione al pari di quella prevista per il programma '4.0';

v) Dare avvio alla web tax italiana attraverso la sua trasformazione da imposta indiretta a imposta corrisposta in acconto sull'Ires e l'Irap. Con lo scopo di non prevedere un nuovo balzello ma poterla calcolare a decurtazione dell'imposta definitiva dichiarata o sostenuta dalle imprese digitali, anche tramite accordo diretto con l'Agenzia delle Entrate. Destinare il gettito a favore dell'abbattimento del cuneo fiscale;

vi) Prevedere un meccanismo di pagamento dei debiti della PA affiancato dalla possibilita' di ottenere un percorso preferenziale, esclusivamente verso le imprese che ne facciano espressa richiesta per via delle loro condizioni di illiquidita' o di status (ad esempio liquidazione volontaria) che comporti una costosa gestione del credito stesso e che attribuisca il rimborso ridotto fino al 25% dell'importo ovvero di una percentuale a titolo di interessi di sconto da calcolarsi sulla base dell'anticipazione dei tempi di rimborso rispetto a quelli usuali; attribuire la minore spesa alla riduzione del cuneo fiscale;

vii) Prevedere, da parte delle imprese virtuose che ne facciano richiesta, un meccanismo premiale di conversione di crediti vantati verso la PA in partecipazioni di societa' quotate ovvero di societa' dei gruppi appartenenti alla Cassa Depositi e Prestiti e Fintecna. Le partecipazioni ottenute dalla conversione dovrebbero inoltre ottenere lo stesso trattamento riservato alle partecipazioni derivanti dalla conversione dei crediti bancari e delle finanziarie ai sensi dell'articolo 113 del Testo Unico sulle Imposte Dirette; attribuire la minore spesa agli incentivi per la quotazione delle PMI

di Gaetano De Vito

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