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"Con la prossima manovra di bilancio è stato annunciato un innalzamento della tassazione delle plusvalenze e dei proventi derivanti dalle operazioni in cripto-attività'. L'attuale tassazione prevede una ritenuta del 26%, con una soglia di esenzione di 2.000 euro. Dal 1 gennaio, infatti, se la legge di Bilancio entrerà in vigore nel testo attuale, si salirà a una aliquota del 42%" ha spiegato il presidente di Assoholding, Gaetano De Vito, alla luce della recente definizione del Ddl Bilancio. "Dall'applicazione dell'aliquota del 42% si stima derivi un maggior gettito di circa 16,7 milioni di euro su base annua. Nonostante tali entrate fiscali, sul medio periodo si potrebbe verificare, come sottolineato da Bankitalia, instabilità normativa ed indurre i contribuenti soggetti alla tassazione in cripto attività a trasferirle presso altri operatori. Questo processo potrebbe, per tali ragioni, innescare una nuova concorrenza fiscale anche nel perimetro europeo con fenomeni di dumping ed effetti esiziali per il gettito fiscale nazionale"
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