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Liti fiscali: legge di bilancio, come chiudere controversie con il fisco

La manovra di bilancio 2023 prevede diverse disposizioni deflattive offerte ai contribuenti, anche professionisti:

  • sia per sanare eventuali errori commessi in termini di versamento;
  • sia per “recuperare” i debiti della riscossione;
  • sia, infine, per chiudere le liti in essere con l’amministrazione finanziaria.

La chiusura del contenzioso fiscale rappresenta senza dubbio una opportunità interessante, in considerazione se non altro della notoria aleatorietà che caratterizza le decisioni delle Corti di Giustizia Tributaria. Tra gli addetti ai lavori, con spirito goliardico, si usa dire che oramai “si vincono i ricorsi che si dovrebbero perdere e si perdono i ricorsi che si dovrebbero vincere”.

Di fatto viene prevista la possibilità di pagare, nella generalità dei casi, un importo pari al valore della lite (tranne il ricorrere di specifiche fattispecie di seguito illustrate), venendo meno le sanzioni e gli interessi; inoltre, a scomputo del dovuto, si possono conteggiare tutti gli importi che nel frattempo sono stati eventualmente pagati in forza della c.d. “riscossione frazionata” in pendenza del contenzioso. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Articolo integrale di Lelio Cacciapaglia, membro Advisory Board Assoholding, e Maurizio Tozzi

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