(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 10 giu - "La maggiorazione degli ammortamenti fiscali sulle attività rimpatriate, proposta dal piano Colao, dovrebbe essere preferita rispetto a quella, alternativa, di ridurre l'Ires ed eliminare l'Irap per incentivare il re-insediamento in Italia di attività ad alto valore aggiunto." Lo ha affermato Gaetano De Vito, presidente di Assoholding, all'apertura dello short master 'Fisco/Avanti' organizzato per oggi e domani da remoto. "La riduzione al 50% dell'Ires - prosegue De Vito - dovrebbe essere infatti riservata a tutte le imprese italiane che reinvestono gli utili nel processo produttivo, come anche l'eliminazione generalizzata dell'Irap, a partire da quelle imprese che investendo nel welfare aziendale contribuiscono a ridurre la destinazione del gettito Irap alla sanità pubblica. Inoltre - conclude De Vito - la regolamentazione dei maggiori valori in entrata delle attività rimpatriate, su cui calcolare il superammortamento proposto, è già contenuto nel nostro Testo unico delle imposte dirette, dopo il recepimento della direttiva comunitaria ATAD (Anti Tax Avoidance Directive) attraverso il Dlgs 142/2018. Nello specifico si tratterebbe della gestione più vantaggiosa della cosiddetta entry tax già iniziata con il decreto 'internazionalizzazione' del 2015".