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"Assoholding sostiene con decisione l'opportunità di ridurre l'aliquota Iva sulle cessioni di opere d'arte in Italia, portandola dall'attuale 22% a un'aliquota agevolata del 5%. Limitarsi a valutare questa iniziativa esclusivamente in termini di gettito fiscale diretto sarebbe miope. Trasformare l'Italia in un mercato culturale forte e rilevante genera ricchezza non solo per il comparto culturale, ma indirettamente anche per gli altri settori, poiché la cultura rappresenta un meta-sistema economico. Bisogna iniziare a ragionare in termini di economia dei beni simbolici. In altre parole, non solo la cultura, ma l'intero sistema imprenditoriale ne beneficerebbe, aumentando così il gettito fiscale indiretto complessivo" ha spiegato Lorenzo Echeoni, direttore generale di Assoholding, in riferimento all'accelerazione dell'Esecutivo sul dossier della riduzione dell'Iva sulle opere d'arte. "La Brexit – spiega Echeoni – ha creato un vuoto nel mercato europeo dell'arte, offrendo all'Italia un'opportunità per affermarsi come hub internazionale. Per cogliere appieno questo potenziale, è indispensabile avviare un percorso strutturato che includa anche una collaborazione con le Sovrintendenze territoriali, al fine di ridurre il peso burocratico delle notifiche sulle compravendite di beni artistici di rilevanza pubblica. L'obiettivo è fare dell'Italia un punto di riferimento nel mercato dell'arte, rafforzando il Nation branding e il soft power culturale nazionale."
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