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Incentivi alle imprese vincolati alla Global minimum tax al 15%

L’articolo 9 della bozza di disegno di legge delega per la riforma fiscale contiene i principi e i criteri direttivi ai fini della revisione e razionalizzazione degli incentivi fiscali alle imprese.

Le direttrici sono sostanzialmente due, la prima è la coerenza con il sistema duale previsto dall’articolo 6 del disegno di legge e la seconda è la compatibilità con la global minimum tax al 15% (regole Globe).

La global minimum tax è il vincolo esterno con il quale pressoché tutti gli Stati debbono confrontarsi. La consapevolezza che una porzione largamente maggioritaria del gettito Ires deriva da contribuenti soggetti alle regole Globe impone un’attenta revisione degli attuali incentivi al fine di evitare che la riduzione del carico fiscale da essi determinata sia riassorbita dalla qualified domestic minimum top-up tax (Qdmtt) che è ragionevole attendersi che sarà implementata in Italia ovvero che il beneficio concesso dagli incentivi fiscali italiani sia goduto agli Stati esteri di localizzazione delle imprese controllanti.

L’impossibilità di avere un livello di imposizione effettiva inferiore al 15% muove verso la cancellazione degli incentivi fiscali che operano sulla base imponibile (come Ace o super deduzione dei costi di ricerca e sviluppo), prediligendo quelli che prevedono la concessione dei crediti d’imposta. In proposito, le Regole Globe riconoscono due tipologie di crediti: i qualified refundable tax credit (Qrtc) e non-qualified refundable tax credit (N-Qrtc) e attribuiscono ai primi un trattamento privilegiato rispetto ai secondi.

Per leggere l'articolo completo sul Sole24Ore di Stefano Grilli, membro dell'advisory board Assoholding

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